La Casa del Salone Nero, chiamata così per via di un oecus affrescato completamente in nero, è una delle case più opulente e lussuose della città: tra le sue mura sono state ritrovate venti tavolette cerate, appartenenti al liberto Lucius Venidius Ennychus, nelle quali erano riportate notizie come la sua eleggibilità ad augustale, la nascita di sua figlia e l’acquisto di una schiava. La casa ha una superficie di trecentonovantacinque metri quadrati ed è realizzata interamente in opus reticolatum, con l’aggiunta in alcune parti di opus incertum, mentre la pavimentazione è in cocciopesto nella zona dell’atrio, talvolta con l’inserimento di tessere di mosaico bianco e pezzi di marmo a forma geometrica, ed a mosaico nel peristilio e negli ambienti circostanti. Sono conservati al suo interno anche un sacello in legno, diversi capitelli in marmo in ordine corinzio.