La collezione egizia del Museo Archeologico di Napoli custodisce una notevole collezione di ushabty. Il reperto esposto al MANN è un contenitore adibito ad ospitare delle statuette funerarie, appartenuto alla Cantrice di Amon, Mut-em-uia. Sui lati lunghi della cassetta, la defunta è rappresentata nell’atto di presentare le offerte: su un lato a Osiride e Iside, sull’altro a Sokaris e Nefti.
Gli ushabty rappresentando forze costruttive positive facevano parte della pratica magica e servivano da sostituti ai defunti giustificati. I materiali impiegati nella loro realizzazione potevano essere preziosi come il lapislazzuli e altre pietre oppure di materiali più comuni come legno e faïence.