Maria Carolina, moglie di Ferdinando e regina del regno, volle questa sala, originariamente usata come sala di rappresentanza.
In essa erano presenti un ricco mobilio con tendaggi e vari quadri ad olio ad opera di Giacomo Nani che rappresentano gli animali cacciati nei siti reali.
I camini, purtroppo quasi del tutto deturpati, erano di legno e marmo grigio di Mondragone.
La gran parte dei mobili, prodotti da artigiani napoletani, francesi e spagnoli, furono distrutti dalle truppe francesi o spostati in altre residenze reali nel 1799.