La casa dello Scheletro è una casa di epoca romana, venne sepolta durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 sotto il fango delle colate piroclastiche; fu quindi esplorata tra il 1830 ed il 1831 da Carlo Bonucci, riportando alla luce il primo scheletro della città, lo scavo venne poi completato nel 1927 da Amedeo Maiuri.
La casa ha accesso lungo il cardo III ed ha un’estensione di 410 metri quadrati, frutto del risultato dell’unione di tre abitazioni più piccole: su due livelli, si è conservato solo il piano terra.
La casa presenta un ninfeo, riproducente una grotta e rivestito in finto opus quadratum, con tessere rosse e azzurre e alcuni affreschi nei fregi, mentre nel cortile, coperto da una grata metallica, si conserva un larario rivestito da mosaici: in altri ambienti si notano resti di affreschi in terzo stile e parte di pavimentazione in opus sectile.