Collocato nella parte meridionale dell’area sacra, il Sacello di Venere completamente restaurato a seguito del terremoto del 62 per volere di Sibidia Saturnina e del figlio Furio Saturnino. Introno al tempio è presente un’ara in marmo, mentre le colonne del pronao sono in tufo, stuccate e scanalate. La cella ha un soffitto a volta e sulle pareti sono presenti dei resti di affreschi di un giardino e di un timone, simbolo di Venere che guida i marinai. Da qui provengono anche due affreschi a soggetto mitologico, due statue senza testa di donne con tunica e un’ara in marmo dedicata a Venere.