La statua dell’Apollo apparteneva alla famiglia Sassi e nel 1546 passo a Farnese. Apollo è rappresentato seduto su uno sperone roccioso. Originariamente le parti nude, come la testa e le mani, erano in bronzo per poi essere sostituiti da Carlo Albacini col marmo bianco che restauro l’opera cambiandone anche le fattezze: originariamente infatti il soggetto non era Apollo, ma una figura femminile, Roma. Originariamente la statua, come suggerisce l’impego del porfido e del materiale pregiato, doveva essere destinata ad un tempio o ad un edificio appartenete all’imperatore.