Castel Sant’Elmo è una fortezza medievale situata a Napoli e localizzata sulla cima della collina del Vomero, adiacente la Certosa di San Martino.
Ha un impianto dalla forma di stella a sei punte e fu eretto intorno al XIII come una fortificazione denominata Belforte. Il nome attuale deriva
Nel 1329 re Roberto d’Angiò detto Il Saggio iniziò i lavori di ampliamento che affidò agli architetti Francesco de Vico e Tino di Camaino e che terminarono nel 1343. Un’ulteriore modifica e ampliamento, con la messa in opera della configurazione attuale, si ebbe nel 1537 grazie al viceré spagnolo Don Pedro de Toledo per volontà dell’imperatore Carlo V. Nel 1587 venne semidistrutto da un’esplosione causata da un fulmine che colpì la polveriera. I lavori di ricostruzione durarono fino al 1610 sotto la direzione dell’architetto Domenico Fontana.
Nel corso della sua storia è stato usato come carcere, annoverando tra i detenuti celebri il filosofo accusato di eresia Tommaso Campanella e tutti i protagonisti della Rivoluzione Napoletana del 1799. Una volta dismesso come carcere militare nel 1976 fu protagonista di un importante intervento di restauro che ne recuperò la struttura originaria. Nel 1982 passò alla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Napoli e attualmente ospita la sede del Polo Museale della Campania nonché il Museo del Novecento.

Geolocalizzazione

40.845183135804966, 14.23873956466416

Stato

IT

Regione

Campania

Provincia

NA

Comune

Napoli

Attrattore

Castel Sant'Elmo e Museo del Novecento

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