La Casa dei Cervi, costruita in epoca romana durante l’imperatore Claudio, fu esplorata per la prima volta tramite dei cunicoli nel XVIII secolo e poi riportata alla luce da Amedeo Maiuri agli inizi del XX secolo. Il suo nome deriva dal ritrovamento di due statue di cervi assaliti da cani.
Al suo interno vennero ritrovati una sessantina di quadretti raffiguranti amorini, nature morte e divinità, due statue raffiguranti un satiro con otre ed un Ercole ubriaco.
Le pareti del criptoportico che affacciano sul giardino sono affrescate di bianco e rosso, mentre sul lato nord è presente un grosso portale con frontone decorato con un mosaico in pasta vitrea raffigurante Oceano, contornato da numerosi amorini su animali marini