La casa, i cui nome deriva da un ritratto del commediografo ateniese Menandro ritrovato nel porticato, apparteneva a Quinto Poppeo Sabino della famiglia dei Poppei. Presenta un affresco nell’atrio con scene dell’Iliade e Odissea. Il peristilio è di tipo “rodio”, con il lato settentrionale più̀ alto. Nella casa fu ritrovata, in un ambiente interrato, una cassa con 118 pezzi di argenteria, il servizio di famiglia, ora esposti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.