Durante gli scavi archeologici effettuati a Velia negli anni Sessanta del XX secolo, l’archeologo Mario Napoli riscopri un pozzo di carattere sacro, dalla profondità di circa 8 metri. Molto vicino al porto si è ipotizzato che venisse utilizzato dai marinai per gli ex-voto al ritorno o in vista di una partenza per ingraziarsi le divinità. Questa ipotesi è però molto dibattuta: le prime indagini confermano questa teoria ipotizzando un piccolo santuario dedicato ad Eros, altri studi invece non confermano questa ipotesi e che il pozzo sia stato riempito con materiali votivi in un periodo successivo al suo utilizzo effettivo.