Nella sala, che ospitava la prima biblioteca di Maria Carolina, sono presenti diversi dipinti sulle pareti dei paesaggi che rappresentavano le campagne circostanti, realizzati su progetto del pittore Philipp Hackert.
Alla sinistra dell’ingresso si trova un affresco che raffigura la Reggia di Caserta all’epoca della costruzione.
Sulla destra abbiamo una veduta verso le campagne capuane, con uomini intenti al lavoro dei campi.
Di fronte all’ingresso un ampio scorcio su Napoli, identificabile dalla sagoma del Vesuvio.
La volta di questa stanza è stata affrescata da Domenico Chelli che con una particolare tecnica pittorica detta “trompe-l’oeil” o anche tecnica dello sfondamento, dona l’illusione di spazi inesistenti, mostrando giocosi putti che volano tra una balaustra e l’altra verso un cielo azzurro. In questo modo l’osservatore percepisce illusoriamente una realtà inesistente, creata artificialmente attraverso mezzi pittorici.