Gli scavi del sito archeologico di Pompei partirono nel 1748 a seguito dei ritrovamenti ad Ercolano. A volerlo fu il re Carlo III di Borbone ed eseguiti da Roque Joaquín de Alcubierre. Inizialmente si credette che si trattasse dei resti dell’antica Stabiae, ma nel 1763 fu ritrovata un’epigrafe in cui si parlava chiaramente di Pompei. Con il passare degli anni vennero riportati alla luce diverse parti della città, come la zona dei teatri, il tempio di Iside, il Foro Triangolare e diverse case. Con il crescere delle scoperte cresceva anche la fama del sito in tutto il mondo. Nel 1863 venne introdotta la tecnica dei calchi, mentre, tra il 1870 e il 1885, fu redatta la prima mappa dell’intera area pompeiana. Nel 1997 l’area archeologica entrò a far parte del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.