Le meridiane di Carditello sono state realizzate seguendo i due sistemi più diffusi: italico e francese. Nel sistema italico la giornata era divisa in 24 ore della stessa durata, calcolate a partire da circa mezz’ora dopo il tramonto.
Per conoscere l’ora, dunque, si procedeva a sottrarre il numero segnato dall’ombra dello gnomone dal totale delle ore del giorno.
Il sistema francese, il più usato, vedeva anch’esso la giornata era suddivisa in 24 ore ma aveva come riferimento la mezzanotte. Sui quadranti solari sono presenti delle iscrizioni:
“Nec cessat nec errat” , che tradotto vuol dire “Non finisce né sbaglia” chiaro riferimento al sole che scandisce con precisione il tempo;
“Sempre è lo stesso o che nasca o che tramonti” si riferisce al ciclo costante della natura e ancora una volta all’alba e al tramonto;
“Volan i giorni e gli anni” , e “Hora terit horam”, entrambi riferimenti alla caducità della vita umana.