Scoperto per caso durante i lavori edilizi del 1968, l’edificio, oggi in parte crollato, fu costruito in epoca giulio-claudia e dedicato al culto dell’imperatore Augusto, fu risistemato alla metà del II secolo d.C., su commissione di Cassia Victoria per onorare il marito L. Laecanius Primitivus, sacerdote Augustale. Successivamente, forse a causa di un terremoto, le strutture crollarono.
Composto da tre ambienti, il vano è occupato da un tempietto a podio di pianta rettangolare cui si accede mediante una gradinata marmorea. Il tempietto ha un frontone monumentale, sostenuto da colonne a fusto liscio in marmo cipollino.