Il Foro fu creato nel III sec. a.C., con una pavimentazione con lastroni di calcare e circondata da portici colonnati a due piani, sui quali si affacciavano delle botteghe e dove prospettavano i principali edifici pubblici della città bassa. Viste le numerose alluvioni, dal IV sec. d.C. in poi il foro perde la sua funzione pubblica e diventa luogo di produzione del vetro, dei metalli e della calce. Quasi tutti i pregiati rivestimenti e le statue che adornavano il Foro romano in questo modo vengono distrutti per ricavarne calce.
Il portico del Foro a due piani risale all’inizio del I sec. a.C. ed è adornato con fregi di armi e mascheroni a rilievo in tufo grigio. Il Foro sul lato corto è interamente occupato dal prospetto del Capitolium, il tempio principale della città bassa, dedicato alla triade capitolina Giove, Giunone e Minerva. Quello arrivato a noi isale alla seconda metà del I sec. d.C., quando viene ristrutturato sulle fondazioni di un tempio precedente, distrutto da un incendio, che risale alla fine del IV sec. a.C. ed è adornato da pregevoli metope affrescate che raffigurano una centauromachia.
Sul lato sud-ovest del Foro sorge il Tempio con Portico, forse era dedicato al culto imperiale, o secondo alcuni al culto di Demetra, e aveva decorazioni in stucchi e intonaci colorati.